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Il
gioco:
Il gioco per bambini, i giochi.
Roger Caillois (1967), utilizza nelleo studio
del gioco e della valenza educativa del giocare, la seguente classificazione:
- paidia: termine greco che significa "gioco".
E' il gioco spontaneo, che racchiude vitalità;
- ludus: gioco sottoposto a regole
che determinano i limiti e le finalità del comportamento dei
giocatori;
- agon: indica le gare tra atleti
adulti, e il termine è esteso al gioco caratterizzato
da competizione;
- alea: in latino indica i dadi.
E quindi giochi e al gioco basato più sulla
fortuna che sul merito;
- ilinx: in greco significa "vortice" quindi
"vertigine" e si riferisce a giochi di equilibrio
e di movimento travolgente.
- Il gioco sportivo permette una conoscenza del proprio
corpo e stimola l'armonia e la coordinazione dei movimenti;
- I giochi di abilità tecnica, sviluppano le
capacità manipolatorie, la concretezza, la creatività,
l'immaginazione;
- mimicry: parola inglese che indica la capacità
degli insetti di mimetizzarsi nel loro ambiente naturale per nascondersi
dai predatori. Sono i giochi basati sul "far finta
di", sull'imitazione, sulla maschera,
gioco teatrale;
- Il gioco di osservazione e di deduzione sviluppa
le capacità logica e intuitiva, il senso critico e oggettivo
dei bambini, dei giocatori e partecipanti.
- Il gioco di movimento e contatto per bambini e ragazzi.
- I giochi di concentrazione, che richiedono intelligenza
e logica. Il movimento diventa un elemento secondario
prevalendo l'attenzione, le rapide decisioni e le molteplici combinazioni
per la soluzione.
Il gioco deve essere teso
alla valorizzazione delle abilità mentali, reattive e psicomotorie
degli anziani, ragazzi o dei bambini
partecipanti, altre attività e giochi possono inoltre essere caratterizzati
da specifici elementi di attivazione delle facoltà immaginative
e mentali, il gioco può essere legato alle percezioni psicosensoriali
ed alla psicomotricità.
Il gioco di gruppo e il gioco socioattivante ha come obiettivo principale
l'incremento della collaborazione e della socialità tra i partecipanti,
tra i bambini e ragazzi, attraverso la proposizione di atteggiamenti cooperativi
e di solidarietà, mediati dagli obiettivi e necessità
del gioco e dell'azione di squadra, la cui esaltazione
è mirata all'esclusione di sentimenti ostili, differenze sociali,
discriminazioni.
Il gioco può essere
classificato in tanti altri modi, a seconda che si consider l'uso degli
elementi esterni, di strumenti e oggetti, si potrebbe parlare di giochi
di terra, di acqua, con la palla,
con strumenti o senza. Dal punto di vista del tempo
di gioco, si potrebbe parlare di giochi corti o lunghi, ripetitivi,
ciclici, lineari,
Il gioco si potrebbe inoltre classificare guardando e prestando attenzione
ai giocatori: singoli, a coppie, a gruppi.
Nell'universo dei giochi, e del gioco, un settore emergente che potrebbe
avere sviluppi in campo educativo, è quello dei videogames. |
Le caratteristiche del gioco per bambini:
Affinchè il gioco non diventi un avvenimento sporadico
e casuale, il gioco deve possedere le seguenti importanti caratteristiche:
- l'impegno del giocatore: il gioco deve essere alla
portata di tutti, ma allo stesso tempo deve richiedere uno sforzo, una
tensione emotiva, contenere un obiettivo da raggiungere sfruttando le
proprie capacità, qualità e potenzialità;
- la continuità del gioco: un gioco deve essere
ideato, preparato, mirato a un obiettivo, seguito nella sua realizzazione
e verificato. Non deve essere slegato dalle attività, deve invece
rappresentare un elemento logico nei programmi di unità;
- il fine, gli obiettivi del gioco: il gioco, oltre
ad essere stimolante e divertente, deve mirare a finalità ben
precise, educative, crescita, ecc...
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